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248 il colpo di spalla


che rovesciano a tratti la loro pesante massa ardente, percorrono una breve zona e poi si freddano, si rapprendono, divengono pietra, assumono la fermezza di una muraglia, trasformano il loro bordo in una roccia fumigante, piena di incandescenza invisibile, gonfia di fuoco che affluisce da lontano e che improvvisamente erompe di nuovo, sconvolge la muraglia, l'abbatte e prosegue; la colata fiammeggiante si rimette in moto. Oggi la colata cammina. È giorno di battaglia.

Da due mesi i periodi di preparazione e i periodi di attacco si seguono con una regolarità formidabile. Ogni battaglia per la conquista di una nuova linea è più vasta, più intensa, più violenta della precedente. L’offensiva potè sorprendere il nemico all'inizio, nelle gloriose giornate di agosto, ma ora il giuoco è a carte scoperte, ed è soltanto con una calcolata e irresistibile superiorità di sforzo che la conquista procede, a palmo a palmo. Sotto certi rapporti la nostra azione somiglia nel suo svolgimento a quella franco-inglese sulla Somme, per quello che ha di sistematico, di aperto, di prevedibile, di ineluttabile. Ed anche per i metodi che il nemico ci oppone.


Come i tedeschi, gli austriaci, non potendo più erigere quelle possenti barriere che stimavano inespugnabili, sentendo che nulla resiste