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la vittoria 143


dite totali del nemico devono essere ben gravi, e la magnifica riconquista della vetta del Pal Piccolo deve avergli causato un grave disinganno.

Un ufficiale austriaco fatto da noi prigioniero al combattimento del Passo del Cavallo aveva dichiarato che la presa della Quota 1859 di Pal Piccolo da parte degli austriaci costituiva la più bella operazione d’alta montagna della storia militare, e che mai più saremmo tornali in possesso della cresta: ragione per cui avremmo presto dovuto abbandonare tutte le posizioni del Passo di Monte Croce. Egli diceva ciò che i comandi austriaci credevano. Rendiamo lealmente omaggio al valore della difesa nemica di Pal Piccolo, ma gli austriaci riconosceranno che la posizione presa da loro con un tranello, è stata riconquistata a viva forza, apertamente, contro ogni ostacolo della terra e degli uomini, e che la più bella operazione d’alta montagna della storia è stata superata.

Oggi nevica. Sul campo di battaglia le tracce profonde della lotta sanguinosa vanno scomparendo nel molle candore che cancella, spegne i contorni, trasforma. Nel turbinìo leggero come di piume bianche che mette sulle lontananze un velo tremolante, i cadaveri che vengono portati per sentieri scoscesi al piccolo cimitero, laggiù fra gli abeti, al rovescio della montagna, si vanno ricoprendo di neve nel tragitto solenne. Scende dal cielo il loro sudario.