Pagina:Basile - Lu cunto de li cunti, Vol.I.djvu/117

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introduzione cvii

il modo di esprimersi di quello scrittore; cosicchè l’ipotesi da me fatta nella mia traduzione di un’imitazione del Basile di un particolare d’una fiaba (V, 1) da un luogo del Rabelais, acquista anche maggiore probabilità. Io fondo la mia affermazione sulla sorprendente conformità tra i due autori per ciò che concerne lo stile e l’espressione, che non può essere, del tutto casuale; e, giacché una lunga dimostrazione prenderebbe troppo spazio, accennerò solo ad alcuni punti. Il Rabelais, per esempio, si compiace ad enumerare l’uno accanto all’altro svariati oggetti di una stessa specie; così uccelli (I, 37), ed egualmente il Basile (II, 5, IV, 8); piante (I, 13), e il Basile (II, 5); utensili (I, 51), e il Basile (II, 5); parole ingiuriose (I, 25), e il Basile (Ntroduzz., I, 1, 3); giuochi (I, 22), e il Basile (princ. G. II e IV); vesti (I, 56), e il Basile (III, 10). Inoltre: sinonimi: il Rabelais (I, 22): «aprés avoir bien joué, sassé, passé, et beluté temps, ecc.», e il Basile (II, 10): «che, comm’a sacco scosuto, se norcava, cannariava, ciancolava, ngorfeva, gliotteva, devacava, scervecchiava, piuziava, arravogliava, scrofoniava, schianava, pettenava, sbatteva, smorfeva ed arresidiava». Il Rabelais, L. IV, nuovo prologo: «Sera beliné, corbiné, trompé et affiné», e il Basile (I, 1): «stimmanno facile cosa de cecare, nzavorrare, ngannare, mbrogliare, e dare a vedere ceste pe lanterne, a no majalone, marrone, maccarone, vervecone, nsemprecone, ecc.». Inoltre, rime incidentali: Rabelais, L. IV, nuovo prologo: «Au soir un chascun d’eux eut les mules au talon, le petit cancre an menton, la male toux au poulmon, le catarrhe au gavion, le gros froncle au cropion, ecc.», e così I, 52. E il Basile (I, 6): «spampanate, sterliccate, mpallaccate, tutte zagarelle, campanelle e scartapelle, tutte shiure, adure, cose e rose, ecc.». — Di questi esempii, come ho detto, io non posso recarne se non pochi, ma che si possono aumentare di molto, specie tenendo presente l’abbondanza di proverbii, comune a entrambi. E, se qualcuno poi voglia convincersi dell’imitazione che il Basile ha fatto del Rabelais, confronti il nono capitolo del quarto libro del Rabelais, con l’introduzione alla quinta giornata del Basile; e ciò risulterà nel modo più chiaro1.



  1. Dunlop, l. c.