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208 lo cunto de li cunti

retesbrammato, dove avive l’allanca1, pezzente, straccia-vrache!, che jere no sbrenzolato, sdellenzato, spetacciato, perogliuso, spogliampise! Cossì va chi lava la capo all’aseno! Va, che te sia marditto quanto t’aggio fatto, ca non mierete, che te sia sputato ncanna! Bella gajola d’oro, che m’avive apparecchiata!, bella sepetura, che m’avive consignata! Va, siervo tu, stenta, fatica, suda, ped avere sto bello premio! Oh negrecato chi mette lo pignato a speranza d’autro! Disse buono chillo felosofo: chi aseno se corca, aseno se trova! Nsomma, chi chiù fa, manco aspetta! Ma: bone parole e triste fatte, ngannano li savie e li matte!» Cossì decenno e capezzianno2, se pigliaje la via de fere; e, pe quanto Cagliuso, co lo permone3 de l’omelità, cercaje alliccarela, non co fu remmedio, che tornasse arreto. Ma, correnno sempre, senza votare mai capo dereto, deceva:

          Dio te guarda de ricco mpoveruto,
          E de pezzente, quanno è resagliuto4



  1. Fame canina.
  2. Scuotendo la testa.
  3. Ch’è il cibo dei gatti. E a Napoli si dicono: polmonari i venditori ambulanti, che vanno distribuendo per le case questa cibo. Un nostro scrittore di cinquant’anni fa descriveva il polmonaro « che trascorre a passo lento la strada con una mazza a bilanciere sulle spalle, dalle due estremità della quale pendono due enormi polmoni di buoi leggermente cotti... E (i gatti) lo conoscono, lo prevedono anzi, lo profetizzano, e ne sentono l’approssimarsi ancora molto da lontano, sì che cominciano a miagolare e rimenarsi inquiete. E non appena lo veggono che gli strisciano attorno le gambe nude, lo battono con la coda, e rombano con quel suono interno e profondo, tal che sembrano ventriloque. Ed egli sorride loro da prima, dice qualche parola gentile o adulatrice, prende conto della loro salute, del loro appetito, dei loro affari, e finisce per assegnare una porzione di cibo equivalente al bisogno o al merito di ciascheduna.» (Napoli in miniatura, ovvero il popolo di Napoli ed i suoi costumi, Opera di patrii autori, pubbl. per cura di M. Lombardi, Nap., 1847, pp. 230-2, con fig.).
  4. Salito in fortuna.