Pagina:Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu/89

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la politica provinciale del tirolo 73

litici sono cosa normale. Si vedono dappertutto congiurati e spie, per quanto sia provato che in Austria le vere spie sono gli alti ufficiali dello stato maggiore e magari gli amici dell’Imperatore; e questi sì mettono in pericolo la sicurezza dello Stato; non già quei poveri turisti colti a passare vicino a qualche forte con un binoccolo o una macchina fotografica a tracolla. È un’infamia, che si continui, col pretesto dello spionaggio, la persecuzione degli operai regnicoli, dei pastori, ecc., dopo che nel Trentino fra gli uomini di fiducia dell’autorità militare si sono scoperti gli spioni e i truffatori. L’arresto dell’ingegnere Payer, addetto ai forti di Folgaria, ne è una prova.

Nella gran parte dei casi però, quando sono in ballo i suoi protettori, il Governo non vede nulla, non sa nulla, cerca di nasconder tutto e se la piglia coi regnicoli.

Presso il Tribunale di Trento pendono accuse gravissime contro una creatura del Governo, certo Abel, costruttore di caserme e di forti. Ora il processo verrà sospeso, essendosi proibito a tutti gli ufficiali che conoscono tutte le imbroglierie di quel signore, e i danni arrecati allo Stato, di deporre come testi.

Ho sentito dire in questa Camera come cosa straordinaria che si abbiano avuti in un sol giorno 23 sequestri in tutta l’Austria: ma il procuratore di Stato Tranquillini a Trento arriva lui solo a farne quattro in un giorno, in una piccola città. Ed anzi per esser qualche cosa più degli altri procuratori di Stato del-