Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821 II.djvu/463

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RELAZIONE 463

estremità di questi bracci finiscono in una specie di cono più sottile del restante, che lascia luogo al misuratore di sottrarre colle dita parte della misura. Le punte poi di questa estremità sono intestate di due ditali di una forma convessa, che rende incerto il confine della misura. La forma delli bracci nuovi dovrà essere parallelepipeda rettangolare in tutta la sua estensione, e le estremità dovranno finire in un piano ben levigato, ed essere intestate di una lastra di ferro o di ottone piatta e cautamente conficcata nel legno. La divisione de’ suddetti bracci sarà in once e quarti d’oncia da una parte, e in mezzi, terze e quarte dall’altra per li bracci più comuni, potendosi riservare la divisione dell’ultim’oncia in punti e quarti de’ punti per li più fini e ricercati. Si potranno anche disporre de’ braccetti tascabili per chi ne volesse, ma di una forma meno rozza, meno equivoca ed inesatta di quella che trovasi attualmente in uso per questa sorta di misure, e che non possono ammettersi in qualità di braccio fedele e legale.

XX.

Per disporre un tanto numero di bracci vi vorrà certamente un considerabile spazio di tempo; ciò nonostante si farà ogni sforzo per accelerare l’operazione. Si potrebbe commettere a molti falegnami il preparare le aste ad una data misura, larghezza e grossezza; a varii fabri la preparazione delle intestature; a sei persone, quanti sono li campioni di registro che