Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821 II.djvu/473

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RELAZIONE 473

e non ripartitamente; e di più, che si è pubblicata la deroga per mancanza di fermezza nel sostenere le provvidenze date, giacché gl’inconvenienti accennati sono sufficienti per accorrere agli opportuni rimedii, ma non già per derogare ad una così salutare riforma.

XXX.

Mentre emanano le superiori provvidenze intorno all’esecuzione del piano di riduzione delle misure lineari, si può immediatamente pensare ad effettuare anche l’altra importante riduzione dei pesi diversi che si usano in questo dominio. In questa occasione credo di mio dovere di subordinare li miei pensieri intorno a tale riduzione per averne le supreme determinazioni, onde procedere al fine desiderato con certezza e con velocità.

Tre specie diverse di pesi si usano in questo stato, senza contare il peso del sale diverso dagli altri tre. Il primo è il peso detto di marco, ossia di zecca, del quale si servono gli orefici, li mercanti d’oro, d’argento e seta. Il secondo è il così detto peso comune o di mercanzia, che è quello che pesa il restante delle robe o merci dove non entri oro ed argento. Il terzo peso è quello dei gioiellieri per le pietre preziose, il quale è qualche cosa più greve del peso di marco e deve essere uniforme a quello di altre piazze d’Europa, ma manca della opportuna notorietà, atteso che serve a pochi artefici per pochi avventori in grazia della preziosità della materia che misura. Vi è anche il peso