Pagina:Bellamy - L'avvenire, 1891.djvu/140

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la conversazione; e volse la testa fingendo di essere assorbita dalla musica; ma che questo non era che un pretesto, lo provava il rossore delle sue guancie. Finalmente trovò che per questa volta ne avevamo sentito abbastanza di musica; allora ci alzammo per uscire, ed essa mi venne vicino dicendomi senza alzare gli occhi; «signor West, voi dite, che sono stata buona verso di voi; non lo fui tanto, ma se così pensate, vorrei che mi prometteste di non più costringermi a dirvi ciò che non cercherete di saperlo da nessuno, nè da mio padre, nè da mia madre». A tale preghiera non c’era che una risposta.

«Perdonatemi d’avervi rattristata, naturalmente lo prometto,» dissi «non vi avrei mai interrogata, se avessi saputo di farvi dispiacere. Mi biasimate perchè sono curioso?»

«Nemmeno per sogno».

«E se non vi tormento,» aggiunsi, «me lo direte forse una volta di moto proprio?»

«Forse,» susurrò.

«Soltanto forse?»

Essa mi esaminò con uno sguardo vivo e profondo e «sì,» disse, «credo che lo dirò un giorno,» e qui ebbe fine il nostro discorso, perchè essa non mi lasciò più occasione di parlare.

In quella notte, nemmeno il dottor Pillsbury sarebbe riuscito ad addormentarmi; da vari giorni i segreti erano il mio pane quotidiano; ma nessuno era tanto oscuro come quello il cui scioglimento Editta Leete mi aveva proibito di cercare: prima, come poteva essere che di me ch’era un estraneo di un secolo lontano, si dovesse conoscere un segreto? In secondo luogo se anche conosceva un segreto, che cosa poteva giustificare l’inquietudine che sembrava cagionarle? Vi sono degli enigma difficili, di cui non è possibile supporre la soluzione, e quello ne era uno; sono solitamente troppo positivo per sciupare molto tempo in queste inezie; ma la difficoltà di un enigma, personificabile in una bella fanciulla, non ne menoma il fascino. In generale si può supporre che il rossore d’una fanciulla in tutti i tempi racconti agli uomini la stessa istoria; ma il dare simile interpretazione alle guancie imporporate di Editta sarebbe stata un’assurdità al posto mio e dopo