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DI PERISTERA |
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Presente ivi convien ch'ordini à tutti.
Il gioco sia tra noi dunque, et in questo
Dolce ridotto, dove s'altro modo
Mancasse di giocar, che mille sono,
Mancar questo non può, ch'à gara insieme
Discorrendo il fiorito e vago prato
À chi piu può, cogliam diversi fiori
Di tanti ch'infiniti hà qui la terra,
Et chi più tosto n'havra colmo il grembo,
Tra noi si stimi il vincitore, et questa
Vittoria tra noi resti scritta in Cielo
In sin che n'habbi Giove il regno in mano.
Non spiacque al Pharetrato nume il gioco
Da la Madre proposto, et come quegli
Ch'era gli humeri alato, e'havea per fermo
Per la destrezza del suo volo, havere
In man la palma, al gioco tosto accinto,
Io son (rispose ò Madre) io son parato
Al gioco che tu voi, deh ben t'inganni
Madre, se vincer cerchi il vincitore,
Il vincitor c'hà l'universa palma.
Ma so ben'io l'ardir, donde à te viene,
Et la credenza che tu vincer debbi.
Ben lo so cauta Madre, et perche certo
Questo porria vittoriosa farti,
Anzi vittoriosa ti faria,