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Pagina:Beltrami - Ricerche di geometria analitica - 1879.pdf/9

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Dedico queste Ricerche alla memoria del mio compianto collega ed amico Domenico Chelini, non perchè l’importanza degli argomenti trattati, o la novità dei metodi e dei risultati, siano pari al merito eminente di quell’egregio Geometra, ma perchè esse mi pajon tali che a Lui, zelantissimo in escogitare e diffondere metodi agevoli ed intuitivi per lo studio delle scienze matematiche, sarebbero forse riuscite accette come contributo, modestissimo invero, al più facile studio di una dottrina che gli era cara, voglio dire della Geometria analitica.

Nè questa è la sola giustificazione ch’io possa addurre dell’aver posto il nome rispettato del Chelini in fronte a queste pagine. Nel corso delle presenti Ricerche ho avuto più volte occasione d’invocare, con vantaggio di speditezza e di eleganza, un principio algebrico che accennerò fra un momento, e che è stato da Lui per la prima volta introdotto in Geometria analitica: dove adesso è usato da tutti, senza che la sua apparente naturalezza tolga punto di merito a chi se ne seppe primamente giovare.

Aggiungerò infine che alcune delle considerazioni svolte in questo scritto hanno stretta connessione con quelle d’un mio breve articolo del 1871[1], del quale il Chelini ebbe già la benevolenza d’occu-



  1. Giornale di Battaglini, t . IX, p. 341.