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libro secondo - capitolo v 157


per compiacere il duca di Savoia, ma per sodisfare molto piú il re di Spagna che entrava a parte con Savoia in tutto quello interesse del marchesato, prima si fosse indotto a spedire il patriarca ed ora con tanta efficacia procurasse una tale dilazione, la quale perché era di cosí gran vantaggio della parte contraria e tornava in sí gran pregiudizio alla sua, non poteva essere da lui se non molto ritrosamente sentita. Ma se il re per le addotte ragioni si era insospettito del papa del duca di Savoia e degli spagnuoli, non si mostrava da questa parte all’incontro minor sospetto di lui, temendosi ch’egli desiderasse di restare libero quanto prima dal compromesso per trovarsi poi libero in conseguenza a poter assalir subito il marchesato con l’armi, ed a rientrarne in possesso a viva forza per quella via. L’instanza del patriarca in nome del papa era che s’allongasse quanto piú fosse possibile il compromesso, rappresentando la qualitá e l’importanza d’una tal causa, e quanti nodi s’incontrarebbono difficilissimi da sciogliere prima che si potesse vedere ben terminata. Ma, in somma, il re non volle consentir mai a dilazione maggiore di quattro mesi.

Desiderava egli nondimeno di tenere sodisfatto il papa, e di persuaderlo a credere ch’egli nella causa del marchesato non avesse pensiero d’usar se non per ultima necessitá il rimedio dell’armi, onde con parole di gran rispetto gli fece proporre dal patriarca il seguente partito: ch’egli consentirebbe volentieri dalla sua parte a depositare il marchesato in mano del papa, e aggiongere al compromesso una proroga tale di tempo che potesse dar al papa ogni maggior commoditá di vedere e condurre a fine la causa; che un tal partito non poteva essere giustamente ricusato dal duca di Savoia, e che ricusandolo darebbe segno di volere con artificio tirare la causa in lungo e fra tanto godere il vantaggio del presente possesso, il che non potrebbe consentirsi in modo alcuno dalla sua parte.

Udita che ebbe il papa una tal proposta, rimase molto perplesso e irresoluto fra se medesimo per le considerazioni importanti che gli si rappresentavano cosí nell’ammetterla come