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libro secondo - capitolo vi 201


Del conte di Fuentes e delle militari sue imprese di Fiandra io di giá ho parlato a lungo nella mia Istoria particolare di quei paesi. Onde ora qui soggiongerò solamente alcuna cosa di piú intorno alle qualitá personali sue proprie. Trovavasi egli allora di giá molto innanzi con gli anni, ma con vigorosa e prospera sanitá gli portava. Era d’alta e ben formata corporatura, di faccia militare e che al rigido pendeva piú che al severo; pregiavasi d’essere uscito dalla scola del duca d’Alba, d’aver quei sensi e d’osservar quella disciplina: cauto perciò molto piú che arrischiato, pieno ancor’egli di alterigia e di fasto, sprezzatore d’ogni altra gloria nell’armi a paragone della sua, come anche d’ogni altra potenza d’Europa in riguardo di quella del re di Spagna.

Ma in ogni modo e per vigilanza e per disciplina e per virtú di consiglio e per vigor di comando e per altre sue qualitá militari, degno allievo di un sí gran capitano come fu il duca d’Alba, e degno insieme d’essere stimato il primo che avesse in quel tempo la nazione spagnuola; né gli mancavano le qualitá che potevano essere piú necessarie ancora quando gli bisognava passar dall’armi al negozio e dalla professione militare al ministerio civile.

Mentre si aspettava il duca di Savoia a Tortona, si trovarono il legato ed il Fuentes piú volte insieme a lunghi ragionamenti, e si dichiararono l’uno e l’altro di voler trattare con ogni maggior libertá e confidenza tra loro di tutto quello che poteva occorrere in tale occasione. Mostrò dunque il legato al Fuentes di sapere quanta parte egli avrebbe nelle risoluzioni che il duca di Savoia dovesse pigliare, e che in lui avrebbe anco rimesso il re cattolico la parte principale del suo proprio interesse. Che in somma da lui doveva quasi in primo luogo dipendere la pace o la guerra nella presente occorrenza, e che perciò esso legato prima d’ogni altra cosa desiderava di sapere se in effetto si voleva la pace in Spagna, e se egli medesimo era inclinato a volerla. Potersi credere che in Spagna si conoscesse quanto al nuovo re per infiniti rispetti ciò convenisse, potersi giudicare similmente che dal medesimo Fuentes