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244 delle memorie


pagargli quelli cento mille scudi, essi non avevano sufficiente autoritá di concludere; ma turbatosi di ciò grandemente il legato, essi lo pregarono che volesse almeno pigliare sopra di sé il concludere, soggiongendo che essi vedevano sí bene disposto il prencipe loro alla pace e tanto desideroso di compiacere al pontefice che sicuramente approvarebbe tutto quello che il legato facesse. Giudicò il legato che essi non l’averebbono richiesto a concludere in quella maniera l’accordo se non avessero avuto prima commandamento espresso di farlo e col senso del duca non si conformasse quello degli spagnuoli, e vedeva chiaramente il legato, che questo era un volersi avantaggiare nella riputazione col mostrare il duca d’aver fatto in quella svantaggiosa forma l’accordo per l’impegnamento nel quale, con l’autoritá del papa, l’aveva posto il legato. In modo che gli parve di poter con gran sicurezza pigliare sopra di sé l’autoritá che gli davano i deputati del duca, e perciò, dopo alcuni altri nuovi congressi, finalmente egli ridusse ad intiera conclusione l’accordo, e fece che i deputati dell’una e dell’altra parte si trovassero a tal fine piú di una volta insieme alla sua presenza.

Consisteva dunque l’accordo ne’ principali punti seguenti: che per contra cambio del marchesato di Saluzzo il duca cedesse al re tutta la Bressa il Beuge il Verame, il baliaggio di Gies, i sette luoghi sulla ripa del Rodano, Castel Delfino, e gli pagasse di piú cento mille scudi; e all’incontro il re lasciasse al duca il detto marchesato con tutte le ragioni che aveva in esso la corona di Francia, le terre di Centale Damonte e Roccasparviera, e di piú il ponte di Gresy con l’accennata continuazione di paese per dove le genti spagnuole averebbono goduto il passo per entrare nella contea di Borgogna.

Stabilito in questa forma l’aggiustamento, concertò il legato che si stendessero dall’una e dall’altra parte le scritture nel modo che bisognava, e fra tanto egli prese la parola scambievolmente dagli uni e dagli altri deputati per l’effettuazione di quanto rimaneva fra loro stabilito.

Era dunque tanto innanzi il trattato che per tutta la corte