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254 delle memorie


all’accordo seguito in Francia. Né seppe il Fuentes negare ch’egli similmente non fusse dell’istessa opinione, soggiungendo al legato con la medesima sinceritá, che se bene le relazioni del duca e le sue mandate in Spagna non erano del tutto favorevoli, non erano però né anche sí contrarie che non potesse aspettare di lá qualche buona risposta in approvazione dell’accordo. Stavasi allora sul fin di carnevale. Onde il Fuentes pregò strettamente il legato a voler trasferirsi a Milano dove si fermerebbe con maggior commoditá, e fra tanto potrebbono giungere le risposte che esso legato il duca ed egli ancora aspettavano. Consentí all’invito agevolmente il legato, e da Tortona col Fuentes andò a Milano. Né poteva riuscirgli piú felice l’arrivo, perché la notte seguente giunse di Spagna il corriero ch’egli attendeva, e ricevè con esso tutte quelle risposte che da lui potevansi desiderare piú favorevoli. Scriveva il nunzio che dal re e dal suo conseglio veniva grandemente approvato l’accordo; che se ne davano molte lodi al legato; che il re ne professava obligo particolare al pontefice, e godeva specialmente di un tal successo per la quiete e sicurezza nella quale si poteva sperare che le cose d’Italia restassero quietate. In segno di ciò scriveva il re una lettera di ringraziamento al legato, e quanto alla ratificazione passava gli uffizi necessari col duca, ed aggiungeva gli ordini che piú convenivano al Fuentes ed al suo ambasciatore in Turino, acioché senza alcuna difficoltá ne seguisse quanto prima l’effetto.

Rimase pieno d’allegrezza per una tale nuova il legato, e mostrossene ancora molto lieto il Fuentes, conoscendo egli, benché fosse uomo di professione militare, quanto era piú vantaggioso al suo re la pace che non sarebbe stata la guerra. Dal legato e da lui furono fatte subito le diligenze che bisognavano col duca acciò ratificasse l’accordo. Né vi pose egli alcuna difficoltá, mostrando pure dalla sua parte ancora egli di essere pienamente sodisfatto, e dell’accordo stabilito in Francia e della sodisfazione con la quale se ne restava in Spagna. Dal legato fu incontinente spedito a Lione di nuovo