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lettere diplomatiche 327


del maresciallo d’Ancre a Caen, fortezza di Normandia, che il cavaliere di Vandome ha avuto in governo. In quel luogo egli sará custodito, ma con una custodia larga, e gli sará data commoditá d’allevarsi bene.

Ultimamente fu publicato un editto, che tutti quelli che sono stati servitori del maresciallo d’Ancre dovessero uscir di Parigi in termine di 24 ore, sotto pena della vita.

Li 14 di maggio 1617.

La causa della marescialla d’Ancre si va tirando inanzi, e non si scopre sin qui cosa alcuna di certo. Si crede fermamente che vi saranno indizi chiari di sortilegi e di giudaismo: questo parlamento però non fa molto caso de’ sortilegi se non sono piú che provati. Il capo piú principale in che si procede contro la detta marescialla, è sopra l’essere stata partecipe di varie estorsioni e brutti maneggi di suo marito.

Li 23 maggio 1617.

Nella causa della marescialla d’Ancre si procede, da qualche giorno in qua, con gran diligenza, credendosi che in breve sia per terminarsi; e si va dicendo che si trovino molte cose contro di lei intorno a vari capi: cioè di magia di giudaismo di trasporto di denari fuori del regno, di estorsioni e di corrispondenze segrete con ministri di prencipi forestieri; onde si crede fermamente ch’ella sará condannata alla morte e al fuoco.

Li 20 di giugno 1617.

La causa della marescialla d’Ancre va piú in lungo di quello che si pensava; ma non è da maravigliarsene, perché tutte le cause che si trattano nel parlamento caminano con gran lentezza. Nondimeno si crede che sia per terminarsi per tutta questa settimana; e comunemente si crede che essa marescialla sia per essere condannata alla morte, come di giá si è avvisato; sebbene non mancano anche persone, e di consi-