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dai carteggi domestici 425


Siamo senza novitá dopo lo scritto con le ultime, ed aspettiamo di veder in che forma dovrá disciorsi la giunta, come si dubita, essendo ridotte queste pratiche all’ultimo termine. E bacio a Vostra signoria per fine affettuosamente le mani.

Di Brusselles, li 9 d’agosto 1608.

P.S. — Il cavaliero continova il suo viaggio allegramente. Mi scrive da Spa, dove era andato per far riverenza al duca di Mantova, dandomi conto d’aver ricevuto gran beneficio dalla seconda purga, che egli ha fatta in Liege per mano d’uno di questi medici da segreti, perché era tornato nelle sue forze di prima, e saltava a cavallo senza porre il piede in staffa.

I cavalli compri per Vostra signoria danno tuttavia maggiore speranza di riuscita. Io gli faccio governar benissimo ed anche usare a tirare.

Lo speziale che mi ha servito in Roma desidera servir anche a Vostra signoria, ed io non posso lasciar di dirle che è un buon uomo.

Io mi servirò anche del signor Pompeo Caimo medico di Montalto, e però Vostra signoria potrebbe servirsi del medesimo.

VII

Allo stesso.

Signor fratello. Mi trovo la lettera di Vostra signoria dei 10 del corrente, e con essa ho avviso dell’arrivo suo a Ferrara con tutta la casa prosperamente. Vedo insieme il pensiero ch’ella aveva di sbrigarsi quanto prima per poter ritornare a Roma, non avendo ella voluto rinunziare l’ambasceria alla quale intanto supplirebbe il conte Annibale Manfredi. Io non posso non lodar sommamente la risoluzione di Vostra signoria per quella considerazione, che altre volte glie l’ho accennata, intorno al benefizio grande che gl’interessi comuni della casa e miei propri possono ricevere dalla residenza che Vostra signoria faccia in Roma. Aspetterò poi ch’ella m’avvisi piú