Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/103

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Io8 VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE Di questa forma vennero aumentandosi le raccolte originali che giá esistevano presso alcuni popoli. Ad esse altri popoli • contrapposero nuove raccolte. E le traduzioni si moltiplicarono, forse anche troppo; da che senza intendere alcun poco almeno la lingua originale delle poesie che volevano far conoscere, senza quindi poterne almeno indovinare il colorito e la musica primitiva, taluni pensarono di poterle tradurre a dirittura da traduzioni, affine di regalarle piú presto ai loro lettori che se ne mostravano bramosi e che quindi riuscirono presto si, ma non senza inganno, appagati. Lontano da un pezzo com’io sono dall’Italia, non so se ivi sia nata questa impazienza di desiderio che scorgo altrove in favore delle poesie popolari, e se alcunché vi si sia fatto per contentarla. Bensí questo non essermene ancora giunto indizio all’orecchio mi fa sospettare che certe discipline scolastiche, delle quali non mi s’è dimenticato il sussiego, nodriscano tuttavia laggiú certo facile biasimo di tutto ciò che non proceda in linea diretta dalle scuole. Con questi presagi poco confortevoli si avventura tra gli italiani il presente libretto; e però evitando rispettosamente di accostarsi ai dotti, non ispera e non chiede asilo che lá dov’è minore la potenza del pregiudizio e maggiore l’autoritá del sentire, voglio dire tra giovani e tra persone del sesso gentile. Prima di poter presumere non inopportuno affatto il tentativo di fare aggradire in Italia canti piú esotici, era naturale ch’io procurassi di avvezzare il gusto de’ lettori miei col presentar loro da principio qualche cosa di meno strano. E poiché tra le nazioni dell’Europa piú affini alla nostra nessuna quanto la spagnuola è celebre per le sue poesie popolari — le cosi dette «romanze», notissime, non foss’altro che di nome, anche in Italia, — cosi pensai che la versione di alcune di tali romanze dovesse precedere qualunque altro mio lavoro di simil fatta. Nella molta farragine delle romanze spagnuole, conservatesi nelle diverse raccolte o sparse qua e lá in altre scritture, per poco che vi si faccia mente, non è difficile distinguere quelle che derivano immediatamente dal popolo dalle altre che non