Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/136

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25 l’altra sia la tua consorte,
tua legittima; e con ella
vo’ per arra, vo’ per dote
darti Arabia e sue castella.
Se di piú, Guarin, tu brami,
30 di piú molto io ti darò. —
Fe’ risposta don Guarino:
state a udir come parlò.
— Tolga Dio e santa Maria
ch’io mai lasci da fellon
35 io la fé di Gesú Cristo
per la fé del tuo Macon !
Giovinetta fidanzata
ho giá in Francia. E si davver
con lei, sola mia sposina,
40 d’accasarmi fo pensier. —
Dá in grand’ira Marlotese;
dá in grand’ira e furibondo
fa pigliarlo, fa gittarlo
in un carcere, giú in fondo:
45 dentro l’acqua infino al cinto,
perché perda il cavalcare;
con manette alle due mani,
perché perda l’armeggiare.
Settecento libbre in ferri
50 ha dall’omero al garetto.
In tre feste che dá l’anno
torturato è il poveretto:
l’una è pasqua la maggiore,
l’altra è quella di natale,
55 l’altra è pasqua la rosata,
che è la festa generale.
Vanno giorni, vengon giorni;
San Giovanni eccolo qua,
di che fan cristiani e mori
60 tanto gran solennitá.