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228 VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
585 fúr di Lara i sette infanti
miei nipoti. Io do un’occhiata
qui appostando Mudarillo
cui figliò la rinnegata.
Strappar l’anima gli voglio,
590 s’ei dinanzi mi si para.
— Se te appellan don Rodrigo,
don Rodrigo, quel di Lara;
e me appellano Mudarra
cui figliò la rinnegata.
595 Gonzal Gustio egli è mio padre,
donna Sancia è mia cognata.
Io di Lara i setti infanti
per fratelli io me gli ho avuti :
e tu in vai d’Araviana,
600 traditor, tu gli hai venduti.
Ma tu qui, se Dio m’assista,
hai qui l’anima a lasciar!
— Stanimi a attender, Mudarillo,
mentre l’armi vo a cercar.
605 — Si, t’attendo come attesi
da te fúr gl’infanti un di!
tu, nimico a donna Sancia,
traditor, tu morrai qui.
ROMANZA UNDICESIMA
Tolta dalla romanza:
Despues que Gonzalo Gustos...
Romancero generai (Madrid, 1604).
Poi che, Cordova lasciando,
610 si fu a Sala, suo castello,
Gonzal Gustio lá i suoi giorni
consumava tapinello.