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XL 1 I
PIETRO IL CRUDELE
MANDA A MORTE LA MOGLIE,
BIANCA DI BORBONE,
PER COMPIACERE A DONNA MARIA DI PADILLA.
Dona Maria de Padilla...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
— Non far, dama di Padilla,
d’esser mesta in faccia mia:
s’ io due volte pigliai moglie,
fu in tuo prò, donna Maria!
5 E per metter in piú scherno
donna Bianca di Borbon,
mando or l’ordin che in Medina
mi lavorino un pennon.
Sará in sangue la tintura,
io sará in lacrime il lavor.
Tal pennon, donna Maria,
io ’l fo fare per tuo amor. —
E Inig’Ortiz fu chiamato,
un barone d’alto affar.
15 — Va’ in Medina — il re gli disse, —
va’ il lavoro a terminar. —
E Inig’Ortiz gli rispose:
— Non farollo, per mia fé !
ché chi dá alla sua regina
20 è fellone col suo re. —
Il re, uditol, montò in ira,
si ritrasse alla sua stanza;
chiamò dentro un suo mazziere
a colloquio, a gran fidanza.