Pagina:Berchet, Giovanni – Scritti critici e letterari, 1912 – BEIC 1754878.djvu/212

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piu rigorosa, unico patto che dia importanza alle lettere. Ma, vivendo cortigiano, egli dovette far sacrifici alla fortuna, e non lasciò sfuggire occasioni per lodare il re che lo pasceva. E Giovanni secondo, sebbene ingordo e non mai satollo di lodi, era tale nondimeno da non potere esser lodato che dagli adulatori.

L’erudizione, secondo la moda del secolo, venne a mischiarsi tanto con la poesia del De Mena, ch’egli, somigliante in ciò al Santillana ed agli altri, intarsiava ogni tratto, anche nelle canzoni amorose, allusioni e concetti eruditi; per modo che, parlando della passione d’amore, pareva che non l’avesse sentita mai. Ed aveva pur letto e riletto il Canzoniere del Petrarca!

Oltre il Santillana e il De Mena, de’ quali abbiamo diffusamente parlato; oltre il Villena e gli altri, di cui abbiamo fatta piú sopra una semplice menzione, voglionsi annoverare fra i verseggiatori piú notabili del secolo decimoquinto Gomez Manrique, Giorgio Manrique di lui nipote, Garci Sanchez de Badajoz, Rodriguez del Padron, Alonso de Cartagena, e quel tanto celebre pe’ suoi amori, quel Macias, il cui nome (aggiuntovi l’appellativo di «enamorado») passò poi nella lingua come modo proverbiale per indicare il sommo della passione amorosa.

A voler tener dietro separatamente a’ lavori di questi e de’ molti loro compagni (ci asteniamo dal darne qui la lista, che oltrepasserebbe i cento nomi), fa d’uopo esser dotato di una pazienza letteraria che abbia dello straordinario. Sia che scrivessero canti sacri («obras de devocion»), sia che dettassero canti morali, oppur canzoni amorose, tutti tutti parevano modellati a una foggia sola. Pigliando in mano il Cancíonero generai, ed anche il Romancero generai in quella parte che non contiene romanzi epici, si viene presto ad accorgersi che vale per tutti un giudizio solo.

Questa uniformitá in un tanto numero di scrittori deve riuscire piú interessante per lo storico delle civilizzazioni, che non pel semplice cercatore de’ piaceri che l’animo umano domanda alle arti. Il primo trarrá da essa un argomento sussidiario per istabilire con piú certezza qual fosse allora il carattere generale della nazione spagnuola; e, non distratto dalla varia espressione