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Pagina:Bergamo e sue valli, Brescia e sue valli, Lago d'Iseo, Valcamonica.djvu/71

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— 68 ― Cap. VII

29 km. Ponte della Selva, oggidì ultima staziona della ferrovia.

Una strada, passando per Clusone conduce a Lovere sul Lago d’Iseo, (vedi Cap. IX-1 a), ed a Vilminore e Schilpario in Val di Scalve (v, cap. VIII).

Ponte della Selva e Clusone sono il punto di partenza per visitare le Alpi Bergamasche.

A Ponte della Selva la strada si biforca: il ramo di destra passa il fiume e conduce a Clusone (v. cap. VIII); l’altro segue la destra della Valle, per riunirsi poi, al Ponte di Briolta, alla strada proveniente da Clusone e che passa per Ogna che con Villa d’Ogna formano il comune di Oltresenda bassa.

Passeggiate ed Escursioni:

1. a Vilminore in vai di Scalve, per la Valzuria e per il Passo di Polzone (2080 m.; circa 12 ore).

La strada della Valzuria è carreggiabile, la maggior parte tagliata nel fianco del monte, e risale la riva sinistra del fiume Ogna.

Dopo un’ora circa di salita, s’incontra il paesetto di Nasolino (m. 744), frazione di Oltresenda Alta.

Segue poi Valzurio (m. 826) che dà il nome a questa Valle, detta appunto Valzuria, indi dopo 3/4 d’ora s’incontra un altro gruppo di case, Spinelli.

Proseguendo, passate le cascine Roncalli e Crescala, a sinistra della strada, s’arriva alle Stalle di Mùschel (m. 1260) cascina al di là del corso d’acqua che viene dalla Rigada, e dalla Presolana.

Dopo Mùschel, attraversato il letto della Rigada, la stradetta continua fino al deposito della barite, lasciando a destra, al di là della valle, sopra un dosso, la Malga di Pegarola Bassa (m. 1494).

Quando si è al deposito della barite, si volge un po’ a destra, verso mezzogiorno, e si sale pel bosco di pini alla fine del quale si trovano le baite di Verzola Bassa.

Da qui è meraviglioso ed imponente lo spettacolo. A destra, il masso enorme della Presolana che finisce a sinistra con un torrione a picco; attaccato a questo, al suo piede, seguitando a sinistra, una prima sella, poi una seconda detta di Scagnèl, dove è il Passo, poi, più a sinistra ancora, la Cima Verde (m. 2054), cono erboso, dopo il quale incominciano le rupi sterili del Ferrand; più in basso la pineta.

Due sono i valichi possibili: l’uno, quello detto Scagnèl: l’altro, quello della Cima Verde: e se si vuole sono anche tre, scendendo dal primo Scagnèl al Laghetto di Polzone.

Da Verzola Bassa, salita ripida per il sentiero sassoso, attraverso una pineta: al termine del bosco, trovasi un pascolo in dolce declivio. A sinistra si trova una muraglia di sassi bianchi, che sono la coda del Ferrand, che viene a congiungersi colla Cima Verde e col Scagnèl, al torrione della Presolana: a destra abbiamo riunite le tre baite ed il porcile della Malga di Pegarola Alta. Si lascia Pegarola Alta a destra, si raggiungono i sassi bianchi, e camminando lungo questi si volta verso il torrione della Presolana, andando fin contro ad esso, dove è precisamente il primo Scagnèl. Bisognerà camminare con precauzione lungo questi Scagnèi, essendo questa una ripa molto scoscesa e tutta di pietra friabile.

Scavalcato il primo Scagnèl (m. 2050 circa), si vede subito sotto, in una conca, il Laghetto di Polzone, (1833 m.), che probabil-