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100 ESEMPI E DETTI MORALI

bertà in Siena? — Tanto. — Bene: in che l’avete voi convertita questa libertà? E mirate bene prima che voi mi rispondiate, che voi mi rispondiate a ragione. Dice colui: “Perché ci è della robba in abondanzia: aviamo fertilità ne le nostre vigne e ne le nostre terre, e lavoransi i nostri poderi molto bene. Aviamo del bestiame, e per la pace che noi aviamo, il manteniamo.”

Io ti ridomando un’altra volta: La robba che tu hai, perché l’hai tu acquistata? Sâmelo tu dire? La principale cagione, io ti dico. Solo per la pace che tu hai âuta, le vigne so’ state lavorate e hai del vino in abbondanzia. Simile, i poderi per lo lavorare t’hanno renduto del grano in abondanza e dell’altra biada. Perché si so’ lavorati? Pure per la pace che voi avete âuta. El bestiame che tu hai tanto multiplicato, che n’è stato cagione? Pure la pace. Non cognosci tu che la guerra è cagione di tutte queste cose spèrgiare? E chi t’ha conceduta questa pace? Iddio perché tu la guidavi meglio che tu non la guidi oggi.


IV.


Come sta il mare? Ecci chi ’l sappi? Oh quanto v’è grandi pericoli! Fusti tu mai a Vinegia? Se tu vi se’ stato, tu sai che in mare vi so’ di molte ragioni navi: quale grande, quale piccola, quale mezzana. Elli vi so’ in mare galee, elli vi so’ galeazze, elli vi so’ còche, sòvvi barche, sòvvi barchette, sòvvi gondole, sòvvi scafe; quale ha trecento banchi, quale trecentocinquanta. Sòvi de’ brigantini di vinti o di vintidue banchi; sòvi