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110 ESEMPI E DETTI MORALI

gione che so’ di quelli che so’ buoni, e di quelli che so’ cattivi. Nolite credere: non vogliate credar lo’, quando voi li trovate con queste condizioni; ma vogliate crèdare quando li trovate col buono spirito, dando buona dottrina, e tenendola per loro vogliate crédare a la pruova. E sappiate che di questi cotali falsi e ipocriti ne furono insino al tempo degli Apostoli. S’io mi ci fusse abattuto, non è grande tempo, a uno io gli arei sí lavato il bucato: io l’arei sí risciacquato... e cetera. — A casa. Dico che faciendo tu la pruova in questo modo, cognosciarai se so’ buoni o se so’ falsi; e qui vedi come de’ essare provato l’oro e l’ariento.


IL NOME DI GESÙFonte/commento: normalizzo


Tòlle questo nome, Jesu, il quale è nome sopra ogni nome: fallo dire a un fanciullino di culla, che ha la boccuccia piena di latte; ed hanne dolcezza sí, ma poca poca, però che poco lo intende. Dillo tu, donna: Jesu; altra dolcezza n’avrai tu, che ’l fanciullino, però che tu senti che questo nome Jesu ti riferisce nel cuore che elli è Salvatore, cioè Iddio ed uomo. Se ’l dirà uno uomo devoto con devozione, anco n’avrà piú dolcezza, che tu donna. Se ’l dicesse santo Agustino o santo Bernardo, anco piú dolcezza: ellino ne cavavano tanto sugo, tanto mèle, tanto zucaro, che era cosa incredibile. Dimmi: quanta differenzia credi che sia in santo Pavolo dalla dolcezza ch’elli aveva