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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/100

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64 predica terza

per li tempi a venire, e perchè ti venga voglia d’andare a udire la predica e parola di Dio da ora inanzi.

Primo splendore si chiama illuminante.

Sicondo, dimostrante.

Terzo, dichiarante.

Quarto, decorante. Vedili tutti a uno a uno.

Primo splendore è illuminante. Piglia per essemplo del sole. Che fa in noi il sole? La prima cosa vedi che prima dà il lume suo a noi, e dacci chiareza di quelle cose che prima noi1 non vedevamo, e questo sole ha opera alle cose corporee. Ma dimmi: quale è il lume dell’anima? — A chi dico io? Io vego dormire due donne allato, allato, e l’una fa capezzale all’altra. Non posso soffrire che voi facciate così; imperò che io so’ di schiatta d’avaro, il quale vede versare il vino che corre, dicendo: oh, oimè questo si perde! imperò che di questo non ne beccano le galline. Così vo’ dire io: questa non è una cosa da dirla a chi dorme. — A casa.

Dimmi: che cosa è il lume dell’anima? Sai che è? È la fede la quale consiste in crédare in quello che tu non vedi, cioè crédare la parola la quale t’è predicata e dichiarata; la quale è del vangelio di Cristo e delle profezie dei profeti, i quali di lui hanno parlato. E questo fu l’offizio delli Apostoli, i quali per tutto il mondo andarono predicando e dichiarando. Inde Paulo ad Romanos, x cap.: Hoc est verbum fidei, quod predicamus. Quia si confitearis in ore tuo Dominum Iesum, et in corde tuo credideris, quod Deus illum suscitavit a mortuis, salvus eris. Corde enim creditur ad iustitiam: ore autem confessio fit ad salutem. — Questa è la fede, la parola la quale si predica; la

  1. Il Cod. Sen. 4, mai.