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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/293

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aiuto, io gli dèi consiglio e aiuto : io gli dissi che ciò che aveva, desse per Dio, e se sapeva a chi aveva tolto nulla, egli la rendesse. Egli disse che non aveva nulla. Io gli dissi che se mai potesse ragunare nulla, che egli ’l rendesse, e che egli si reggesse delle sue braccia *, e che mai non cascasse più in tali peccati. E come sempre aveva fatto male, che sempre egli facesse bene, perchè Idio gli avesse misericordia. Yuoli per iscrittura come di queste crudeltà si so’ fatte per queste divisioni ? Guarda negli eserciti di Faraone, nell’Esodo al xv cap.: Dixit inimiciis: persequar et comprehendam^ dividam spolia^ implehi- tur anima mea : evaglnaho gladium meum^ interficiet eos manus mea. Già non fate voi altrimenti fra voi : 1’ uno dice del- r altro: — noi tagliaremo, noi faremo, noi diremo; — e talvolta è tale che crede robbare che è robbato, tal crede cacciare che è cacciato ec. Chi v’ induce a questi pericoli? So’ i diavoli che vi cavalcano, che 1’ una su- perbia guida r altra. Ecci niuna di voi, donne, che abbia marito che sia di parti ? Ecci ninno di voi, uomini, chesifaccicapodiparte?Se cièchisifacapod’uno solo, egli ha uno diavolo che ’l cavalca; se è capo di cinquanta, cinquanta diavoli il cavalcano; se è capo di mille, mille diavoli ha adosso. Dice colui : — 0 come può avere tanti diavoli ? — Vuòlo vedere? Or va’, leggio in santo Matteo all’ viij cap., e santo Marco al v cap., d’ uno il quale aveva tanti demoni ^ addosso, che sempre stava sopra le sepolture de’ morti ; il quale fu menato di- nanzi a lesu, al quale Cristo lesti gli disse così, venendo dal mare di Genessaret : Venii ei obviam unus habens de- moniaj qui genujlectens coram lesUj qui dixit ei : exi foras

  • Cioè, campasse col frutto delle proprie fatiche (M).

2 Gli altri Codd. e la stampa, diavoli. PRED. VOLO. DI S. BERNARDINO 17