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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/362

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se peccati si fanno, voi non ne leniate iustizia. Se è preso il soddomito, non se ne facci nulla ^ anco fate che la vedova sia rohbata, e che ella non sia nè udita nè aitata, quando ella ha la ragione. Guai a chi poco ci può i Io dissi una volta in altro luogo quello eh’ io dirò a voi : io dico a chi tiene luogo di giustizia e non la fa, essendo a lui attribuito ; sai che dice Idio ? — Se tu nonlafaitu,etiolafaròio. — A’ quali David parla e dice centra di loro : propier iniustUias enim suas humiliati sunt: — Per le loro iniustizie ellino sonno umiliati; — cioè quando olii darà la sentenzia generale tanto dura, che eternai mente saranno in pena. E però sappi che tanto dura la città, quanto dura la giustizia. Non fu mai terra nè città che, mancandovi la giustìzia, che in poco tempo non capiti male. Elli si fanno tanti peccati per fragilità, e Idio aspetta et ha pazienzia. Simile, anco si conviene fare così nelle città. Elli so’ molti i peccati che cosi si fanno, e da molti ne so’ fatti, de’ quali non se ne fa giu- stizia. Ma quando so’ fatti i peccati per malizia, non facendone tu giustizia, tu agiógni molto male a male. Basti a questa *. Quarta, in malizia peccare ; cioè che tutta la malizia che si può usare, fa’ che tutta si versi in te, acciò che non rimanga ninno peccato che tu non facci, e aspetta poi il giudicio di Dio. Quinta, con affetto tu facci ogni peccato ; che ognuno si dia a fare et a dire ogni male, stando colla boca aperta a ogni male ; e con tutto che tu facci tanto male quanto tu puoi, fa’ che t’incresca di quello che tu non puoi fare. Anco non basta. Sesta, il male operare, che sempre si studi in ciò

  • E questo basti a questa parte : cosi il Qod. Ben. 6 .