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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/375

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predica decimaquarta 339


Giovanni nello Apocalisse nei terzo cap. — O anima tepida, scio opera tua: — Io so l’operazioni tue. — Io so i fatti tuoi meglio io dormendo, che tu non li sai veghiando: io so ciò che tu fai e come tu se’ fatto: Quia neque calidus es tu; — tu non se’ caldo di carità; — neque frigidus, — nè anco non sei freddo1 per timorosità; — sed quia tepidus es, iam incipiam te evomere2 — perchè tu non se’ nè freddo nè caldo, io ti cominciarò a vomicare;3 però che essendo tu così tiepido in fare bene, tu mi fai muovare lo stomaco. — Sai, l’aceto tiepido, che è la medicina da fare vomicare. Doh! guarda nell’aqua: so’ due verità: prima ella è ghiaccia: volendola tu fare calda, ella va a uno grado, cioè che ella diventa tiepida. E lassandola pure al fuoco, ella si parte poi dal tiepido e vassene al caldo. Così per contrario, se ella è calda e tu la levi dal fuoco, subbito4 viene a questo grado d’essere tiepida; e come è tiepida, mai non si ristà, chè ella va all’altro grado, cioè a èssare fredda e ghiaccia, come ella era prima. Così fa un’anima che è ghiaccia e vuole salire al caldo dello amor di Dio. Prima si parte dal ghiaccio e va al tiepido, che si comincia a riscaldare; e non fermandosi qui, ella persevera e va al caldo, sì che ella va di bene in meglio. Ma quando uno è caldo e torna al tiepido, oh quanto va male! Non vedi come costui va all’arieto? E però non ti fermare in questo stato; ritorna a far bene, e riscaldati, acciò che tu non facci vomicare il Signore, imperò che a Dio dispiace molto la tepidezza: se questo tepido non si guarda, elli

  1. Il Cod. Sen. 6, frigido.
  2. La Volgata: Sed quia tepidus es, et nec frigidus, nec caliduus, incipiam te evomere (Apocalisse, cap. III, vers. 16).
  3. Per vomitare, come ha il Cod. Pal.
  4. Il Cod. Sen. 6, subbitamente.