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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/47

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predica prima 11

l’agnolo seguitando il suo dire, disse: Ne timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Dominum. Ecce concipies in utero et paries filium, et vocabis nomen eius Iesum. — Non temere, Maria; tu hai trovata grazia appresso Dio: ecco che tu conceparai nel tuo ventre e parturirai uno figliuolo, e chiamarâlo per suo nome Gesù. — Ella, faciendosi grandissima maraviglia di questo fatto, disse: Quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco? — Come potrà egli essare questo che tu mi dici, però che io ho disposto di stare sempre casta alla gloria e onore di Dio? Dimmi come questo fatto debba andare.

— Hai a memoria la risposta dell’agnolo? Ora guarda quello che egli rispuose, e disse: Spiritus Sanctus superveniet in te, et virtus Altissimi obumbravit tibi. — Lo Spirito Santo sopravverrà in te, e la virtù dell’Altissimo t’adombrerà e riempirà di grazia. — Ella dimandò di una cosa, e l’agnolo rispuode una altra. Sai perchè? perchè egli non lo ’ntese lui; molto meno lo ’ntendarai tu, se pure si può intèndare nulla. So’ più tosto cose da intelletti celestiali che umani. E non so se i celesti sono capaci a intèndare anco loro; però che l’angiolo che era cosa tutta spirituale, non pare che egli lo ’ntendesse. Ma se pure fosse possibile a intèndarsi, chi credi che lo ’ntendesse meglio, o tu o Maria?. Maria non lo intese già lei, che era tanto pura criatura e in tanta grazia di Dio. E però dico che tu non se’ capace a intèndarlo tu. Ma pure voglio che noi saporiamo1 il meglio che noi saperemo di questo cognoscimento di Maria.

Secondo che dicono i dottori2, Maria fu dotata di quattro cognoscimenti sopra tutte le altre criature:

  1. Meglio, a nostro avviso, del Cod. Pal. che ha, dichiaramo.
  2. Emendata la lezione dei codici, più o meno in tutti scorretta.