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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/103

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Le prime quatro deiroiiesto impararale ’ domane, che parlare sopra del sacramento del matrimonio, e credomi che quando io v’arò predicato quello che chi è a matrimo- nio debba fare, vedendosi non averlo fatto, che tutti vi con- fessarete di nuovo; chè molti peccati avete fatti che mai ve ne confessaste. Sicché domani vedrai se ci sarà ninna bor- setta ^ di peccati, e udirai in che peccati noi entraremo, che v’entrarò dentro come gallo in feccia. Vedeste mai il gallo quando entra in feccia? Egli v’ entra dentro tutto pulito, colle ale asse^ttate in alto per non imbrattarle, per po- tere volare a sua posta. Così farò io: come gallo in fec- cia v’ entrarò dentro. E però v’ avviso che voi meniate le vostre fanciulle domane, che io vi prometto che mai non credo che voi udiste la più utile predica. Io non dico che ci venghino ^ le vostre fanciulle maritate; io dico maritate e a maritare; e nel mio predicare io parlarò tanto onesto, ch’io non m’imbrattarò punto punto. Io ho uno grandissimo dubbio di voi, ch’io mi credo che se ne salvino tanti pochi di quegli che sono in istato di matrimonio, che de’ mille, novecento novantanove credo che sia ma- trimonio del diavolo. Ohimè! Non crédare che sia cosa da asini il santo matrimonio, e quando fu ordinato da Dio, non li ordinò perchè voi v’ involleste in esso, come fa il porco nel loto. Verrai domani e sapera’lo. — A casa. Alle prime quatro ragioni: e pigliale con discre- zione: santa cosa è. E dico che ci so’ assai frati che dicono: — io vorrei avere preso moglie. — Setuci vieni domani, tu dirai il contrario. Adunque, quatro ra-

  • Le imparerai,
  • li Cod. Sen. 5, boccata. Meglio il Cod. Pai. e il Cod. Sen. 6, se-

guito dalla Ed. Mil., borsata. 3 II Cod. Sen. 6., non ci venghino. Il Cod. Sen. 5: Io non dico che venghino solo le maritate; io dico ec.