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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/114

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106 predica decimanona


primo capitolo, Si ducitis in sententia. Disse così: quale tu vuoi che sia la moglie, tal sia tu. Se tu la vuoi savia, e tu se’ un pazzo, non va bene; a voler che vada bene, si conviene a te giovano di tuo paraggio; sicchè se tu la vuoi virtuosa, sia virtuoso tu1. E questo basti per la terza.

Quarta: díe la donna èssare amata e apprezzata per la virtù sua2. Doh! che cosa è ella, che talvolta una fanciulla savia, acostumata, buona, bella, con molte virtù, s’abbattarà a uno che non ha virtù niuna, che meritarebbe d’èssar moglie d’uno imperadore? Ella ârà in sé tutte le virtù; ella è atta a far figliuoli, buona massaia, sollecita, farassi voler bene, sarà della persona grande, sarà giovana, di buon parentado, darà buona dota, et ârà per marito uno che l’ârà da meno che non s’ha una paglia. Oh quanto è d’averle compassione! Sai che ti dico? Se costei è paziente, solo questo è suffiziente a farle avere vita eterna. Sapresti mi tu dire quale è la più bella e la più utile cosa che sia in una casa? E d’avere dimoiti famègli e ubbidienti e bene ornati? Non è essa. Sarebbe dell’avere ornamenti, come so’ argentiere o pannamenti o drappi o velluti? Non è essa. Sa-

  1. In una predica detta nella quaresima del 1423 in Santa Croce di Firenze trattava l’Albizzesclii questo medesimo argomento quasi direi con le stesse parole. Eccone un breve saggio. — «0 mariti, dice santa Agostino: qual tu vorresti trovare la moglie, fa’ che tu sia di quella fatta tu. — Vuola trovare ch’ella sia savia? or fa’ che tu non sia un pazzo. Volla trovare umile? fa’ che tu non sia un superbo. Volla obediente? or fa che sia obediente a tuo padre et a tua madre. Volla che sia costumata? fa’ che tu sia costumato anco tu. Di tutte quelle condicioni che tu vorresti ch’ella fussi come tu ài detto di sopra, così fa’che tu sia tu, et abbi tutte tutte quelle cose» (V. Del tôrre moglie, massime di S. Bernardino da Siena, edite da L. Banchi — Siena 1871 — pag. 12 e segg.)
  2. Il Cod. Sen. 6 e il Pal.: la donna díe essere per virtù amata e aprezata per la virtà sua.