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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/151

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mandasse ch’io facci il peccato, e io noi voglio ubidire, lui è nel peccato, e non io. Così similmente voglio dire del voto matrimoniale dell’uomo e della donna. Ogni volta che il tuo marito volesse stare in broda, come sta il porco nel fango, avendo il diletto ’ suo ine, con tutto che molti il chiamino il santo matrimonio, noi chiamo così io. Oh, credi tu che sia santo matrimonio, e usarlo con peccato? Io ti dico che mai tu non l’ubidisca; imperò che mai non può essere accetto a Dio a seguitare Tapeti- to disordinato. Non pensi tu quanta è nobile cosa la pu- dicizia? Sai che cosa è pucidizia, o donna? Forse noi sai! Pudicizia è continenzia con purità e vergogna, la quale sempre la donna die avere in sè, e con essa sem- pre stare col suo marito. Oh quanto è nobile cosa una donna pudica e onesta nel santo matrimonio, e quanto si debba tener cara! E se ella la perde, ella diventa sfacciata, ardita, disonesta in atti, in fatti e parole tan- to dissolutamente, che è una confusione, e non pare ch’io creda che mai si possine mantenere buone; ma una che sia adornata di questa virtù della pudicizia, mai non sarà gatti va. Elli so’ bene di quelli che le vogliono così fatte ardite e disoneste: il perchè sappi- seli ® loro. Donde credete voi che noi sappiamo queste cose? Donde? I santi dottori ce l’hanno lassate per iscritture, che apertissimamente più chiaro ch’ io non vel dico, r hanno scritto loro. E sai perchè l’hanno scritto? Solo perchè vi sieno predicate e dichiarate \ acciocché da esse vi sapiate e voliate astenere. E sia per la siconda verità. • Gli altri Codd. leggono, debito, ma è errore. 2 Gli altri Codd. sappinselo. 5 Negli altri Codd., predicate e predicate.