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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/155

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<3ome feceno costoro, che vivare come fanno le bestie, che da voi alle bestie non è nulla? Perchè è detto santo matrimonio? Perchè voi dovete vivare santamente insie- me; e prima vi dovete confessare e comunicare, e con grandissime e divote orazioni prima che voi vi congiun- gete il dì che voi vi comunicate, per la riverenzia del santo corpo di Cristo. E sai che v’ interverebbe facendo così? Prima, questo piace molto a Dio: poi T anima tua ne sarà molto consolata in questo mondo, e ’1 corpo ne vivarà più sano. Tu arai V astinenzia a’ tempi, tu comodi leciti, tu a^ tempi adattati tu n’ arai ogni bene, ed infine arai de’ figliuoli, se sarà piacer di Dio, che dovaranno èssare tutti santi. Volta mano. Se tu se’ disordinato, senza timore, con ogni disonestà, se tu pure arai figliuoli, come credi che sieno fatti? Pensatelo tu. A te donna, ti dico ben così, che tu consideri la condizione del tuo marito, e sicondo che tu il vedi, tu debbi condiscéndare, ma non mai col peccato mortale, che t’ ho detto quale è esso; ma dicoti che tu debbi più ratto condiscéndare ’ a uno rabioso, che a uno temperato e moderato. Terzo, debbi considerare la disposizione spirituale. O questa è forte cosa! E vedesi chiaro, che talvolta saranno due, cioè il marito e la donna, che l’uno sarà spirituale; non avendo nè la volontà nè bisogno si lassa conducere alla volontà dell’altra parte, e conducevisi come in sulle forche, non per sè ma per lo contento e aiuto della sua compagna, e lassa usare con discrezione quello che vede che a discrezione si convenga. O questo da che viene, che non sentirà alcuno diletto di carne? Sai da che? Ubi spiritus Domini^ ibi libertas:^ — Dov’ è lo spirito del ’ Il Cod. Pai. qui e altrove, Gli altri ColIcI., aconsentire. 2 Epistola IT ad Corinthios, cap. 3, vers. 17.