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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/174

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fundum peccatorum devenerit^ ‘ et contemnit omnia: ^ — Quan- do il peccatore è molto ben pieno di peccati, dispregia ogni cosa. — Dice colui che è inviJupato in libidine: — oh, che prediche! — Eh! eh! eh^! Elli se ne fa beffe co le parole e co’fatti. Doli! avete voi mai veduti di que- sti pezzi di carne? Oh, eliino stanno in agio! Elli si fa- ranno i più be’pezzotti di carne! Va’, toca lo’ di Dio, che j se ne faran beffe e di Dio e de’Santi! 0 che bocconi | ne farà casa calda, quando morranno, se non si rav- vegano! Sicondo è amare te medesimo. Sai che ti fai a te medesimo, se tu stai in disordineJ Che diventi inconsi- derato, senza ninno costume, tutto sciolto in sentimenti tutto in vanità; che mentre ch’ io predico, balestra, o tutto è del petronciano ^ 0 genti senza ninno sentimen- to! Così fa anco la donna: ella diventa inregolata. Ba- dala: non pensa di Dio, non teme in Dio non digiuna, o anco fa che la mattina per tempo beie la coppia del- Fuova fresche, e cétarone! Doli, non più là! Credi che ella pensi del morire? Ella n’ ha sì grande la paura ] che ella non ne teme. Ella ne teme meno che non teme quel muro. A quello che ella ti dimostra, non ha paura iiiuna,* * ma pure vede che tutti morremo. Sai che fa per questo? Dice: — perchè ci ha fatti Idio? Hacci fatti per- chè noi ci perdiamo? Noi siamo giovani; egli ci àrà! misericordia: non ci vuole dannati, no. — E in questo modo a poco a poco gli manca il sentimento. 0 gatti- vello, o, chi è quello che crede che Idio gli perdoni il

  • I Codd., deveniuìit.

• La Vulgata dice; Impins cum in prof’tind^im veuerit peccaiorum.).. contemnit: sed sequitur enm ignominia et opprobrium. 3 Lezione confovine in tutti i Codici, lì Cod. FaJ.^ non pensa in Dio, non teme Iddio.