Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/206

Da Wikisource.

tutta martoriare, acciò che non avesse mai pace nè pen- siero mai (h andare disonesta, dicendole: — noi non vo- liamo che tu facci tanta vergogna alla nostra casa; — e tutti le dovarebbero èssare centra. E però ogni vedova favellatrice e curiosa fa’ che tu la schivi: non voler troppo sua prattica, ma sì colle buone. Idio ha miseri- cordia delle vedove: non intèndare di quelle che so’ ipo- crite, le quali dimostrano d’ èssare vedove nell’abito, ma dentro so’ tutte piene di carnalità. Oh, elle fanno il ben mormorare di me, se elleno hanno il dosso marcio! La buona dirà di me bene, e la gattiva male. Terza cosa che seguita doppo T oziosità e la curio- sità si è la carnalità; chè avendo queste due cose, per forza diventa carnale e lussuriosa. Che credi tu che sia lussuria? Lussuria non è solamente l’atto carnale, ma è’ il superchio ‘ del dilicato vivare. Luxuria dicitur a luxii, quasi uno sdrusciolamento: ® avendo l’ozio e èssare cu- riosa, subito si sdrusciola alla lussuria. Queste non so’ vere vedove: la vera vedova die vivare a Dio, e morire al mondo. E sai che seguita poi di queste cotali buone? Ode quello che ne dice Isaia al nono cap.: Miserebitup Deus viduarum, non quia omnes hypocritae sunt:^ — Arà Idio misericordia delle vedove, sì; non dico così delle ipocrite. — 0 vedova, non t’impacciare pure mai di avere il pensiero., tu m’ intendi! So’ molte che quando Tè stato fatto qualche male; — così m’ è stato fatto v così m’ è stato detto! Io non so’ voluta udire: io so’ di- leggiata: trista a me! — E subito si pone a piagniare,. > Dicouo gli altri Codd., superfluo. 2 II Cod. Sen. 5, sdruscio; il Uod. Sen. 6, isdruciulamento. 3 Qui proprio la memoria tradisce il Santo. Difatti Isaia al cap. citato^ vers. 17, così dice: viduarnm non nnserebitiir [ Dominus ’\y quia omnis^ hypocrita est.