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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/209

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me costei non chiama nè ricorda altro che questo suo figliastro, dicendo: — ella farnetica. — E1 mari o ri- spose e disse: — o forse che non farnetica la Telda! — Kami inteso? — Sì. — Or tiello a mente, che mai tu non v’arai pace nè concordia. Hai tu pensiero a maritarti? Ode uno detto di leronimo, el quale è molto bello. Dice così: — vuoi tu marito? — Sì. — Or oltre: ma- ritati. 0 tu avesti prima marito che ti contentò, o no. Così ora: o tu l’hai buono, o tu V hai gattivo. Se tu avesti prima il buono che t’ ha contentata, tu sai, quando elli morì, quanto dolore tu avesti, che saresti voluta morire con lui. Se tu hai anco il sicondo che è anco buono, tuttavolta trierni di paura che non ti ven- ga meno, per non ritornare al medesimo dolore. Vol- ta mano: se prima avesti il buono, e ora hai il gattivo, perchè tu avevi da T altro ogni tuo contento, e da que- sto non n’hai niuno, mai non arai bene con lui. Volta ancora. Se ’l primo fu gattivo e ’l sicondo è buono, anco àrai sempre paura che non ti venga meno. Se tu r avesti prima gattivo, et anco ora l’hai gattivo, sempre n’arai dolore, dicendo: — io non ebbi mai altro che male: mal con l’uno, male e peggio con l’altro. — Mai non arai consolazione. Adunque, non ci vedi meglio che di rimanere vera vedova^ e servire a Dio in ogni modo che tu puoi, tutto il tempo della tua vita. — Ergo coglie insieme. Honora viduas^ quae vere viduae sunt; dove hai veduti tre stati della vera vedova: primo stato quanto è laudabile: quae vere viduae sunt\ dove ve- derne quello che aveva con sè la vera vedova, quando ella è virtuosa a Dio, operosa al prossimo, vittoriosa centra l’avversario. Nel sicondo stato vederne quanto elli è onorabile: Honora; dove vedemo della vera vedo- va tre onori: el primo, come dìe èssare commendata nel