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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/230

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vostri, voi trovarete la pace anco fuore di voi. Oh, quanta beatitudine potrete aver poi! Potravisi dire: Beati puci- fici,quoniam filii Dei vocahuntur: — 0 beati pacifici, voi séte chiamati figliuoli Dio. — Sai che ti conviene fare, 0 tu che vuoi vivare bene? Egli si conviene che tu sappi conversare col superbo co’buoni modi, co’buoni parlari, e che tu gli dica tanto, che tu il facci ravedere del suo errore, e che tu fami. Tu vedi che noi non siamo tutti fatti a uno modo. Noi siamo bene uomini, ma non tutti a uno modo. Chi è picolo, chi è grande, chièsuperbo, chièalteroechièumile. Io tidico, tutti ci doviamo amare di perfetto amore; e questo ci è comandato: Hoc est praeceptum meum, ut diligatis invi- cem — Questo è il mio grande comandamento, che voi v’ amiate insieme F uno F altro. — Doh! figliuoli miei, non voliate più seguitare queste parti nè queste insegne, che vedete a che elle ci conducano. Voi avete l’esemplo nel tempo passato, come le cose per molti so’ già ite male Doh! voliatevi istare in casa vostra in pace. Po- nete mente, che tutti quelli che tengono queste parti, come vede quello della contraria parte, che a caso gli viene volto l’ochio, pensa: — no’, egli ha detto qual- che male di me. — Simile, se egli vede fare uno atto con mano, o uno cenno con bocca, ogni cosa si reca che sia detta e fatta per lui; e per saperlo meglio, perch’egli non ha inteso, et egli andarà colà d’ accanto a un altro che non pensa a nulla, e domandarà: — doh! udisti tu quello ch’ el tale disse di me? — Colui, forse per com- piacere, non già per malizia, dirà: — egli mi pareva che parlasse di voi, ma io non intesi quello che diceva. — 1 Vangelo di san Giovanni cap. XV, vers. 11. 2 II Cod. Sen. 6, come le cose so’per molti andate male.