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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/233

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Tu hai veduti i segni che ha il partigiano, o chi tiene èssare o guelfo o ghibellino. Se tu vuoi èssare di quelli de la parte di Dio, sai che fa’? Fa’ che tu non tenga con lui, non praticare con lui, non gli tocare la mano, non bere, nè non mangiare con lui, non dormire con lui, non gli parlare; imperò che la infermità sua è tale che sapica più che non fa la lebbra di quelli di santo Laz- zaro,• che non si può fare meglio che starli di longa. Vedi che ha* ordinato le genti del mondo. Hanno ordi- nato che chi ha la lebbra, sia mandato in luogo che non vi pratichi se non coloro che hanno quel difetto, però che non guasti gli altri corpi. Quanto più doviamo fuggire questa, la quale guasta l’anima e ’l corpo e la robba! Che téma è il nostro? È pure di lebbra di dieci lebbrosi. Doli! Vuoi fare a mio modo? Or non praticare con ninno di questi parziali di guelfo o ghibellino; at- tacati al detto et al consiglio di chi ha saputo ógni cosa. Ode Favolo, prima ad Corinthios:^ Qui tangit picem ^ coin- qumabitur ab ea: — Chi toca la pece, non può fare che non se ne gli appicchi. Assai fa peggio la lebbra di queste parti. ^ Oh maladetta pestilenzia! Hai tu veduto, quando l’aria è corrotta, che altri s’ ingegna di non pra- ticare con coloro che so’ stati dove è l’aria corrotta o cogli ammalati? Solo quella s’ apica al corpo, ma questa specie: il grosso aquilino che valeva trentatre denari, e l’aquilino da do- dici denari. Questa sorte di moneta fu poi anche propria di alcune altre città, massime di Ferrara, di Verona e di Trevigi; ma ebbe il valore di dodici 0 di venti piccoli (M). ^ Il Cod. Seti. 6, c7ie è: la stampa, correggendo la lezione dei Codici che hanno. 2 Qni tetigerit 23icem, inquinahitur ah ea. E il passo non appartiene a nissuna Epistola di San Paolo, ma sivvero al cap. xiij, vers. 1 dell’Ec- clesiastico. 3 Vale a dire, di queste divisioni. Il Cod. Seri. 6, dì questi cotagli. PRET). VOLG. DI S. BERNARDINO 15