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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/291

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- nulla, dicamelo ora ch’ io ci so’, che gli risponderò. Sai che dice Orosio? Ita ohcaecat invidia^ ut rectum natura non mdeat. — L" invidia accieca tanto altrui, acQÌò che non possa vedere il vero. — Ohlainvidiael’èla mala bestia! Oh egli è paruto dire quanto bene, avendovi fat- to mancar la fede e la divozione! Questo non è stato altro che invidia. Sai de’ fratelli di loseph la invidia che gli portavano, che andarono al padre e disseno, che egli era stato amazato da una bestia sai vatica, e egli sei credette, e però disse: fera pessima devoravit fdium meum:» — La fiera pessima ha divorato il mio figliuolo loseph. — Simile è stato fatto a voi, o donne: voi avevate un poca di fede, e gi’ invidiosi sono venuti a detrarre; e forse che hanno creduto dirvi il vero: non lo credo già io; credo che sia stata invidia, sai; come fu fatto a Cristo lesu da’ Giuderi e da’ Farisei, che ave- vano tanta invidia a lesu, che a conscenzia gli pareva che elli fusse el più gattivo uomo del mondo, e ’l mag- giore peccatore. Sai che fu la cagione loro? Perchè el li- no non volevano intèndare la verità. E di loro disse Da- vid: ^ Excaecavit eos malitia eorum: — La loro malizia gli ha accecati.. — Einaltro luogopurdiloro èdetto:^ Vae vae vobis^ qui dicitis bonum malum^ et malum bonum! — Guai, guai a voi che dite il bene èssare male, e il male bene! — Voi sarete puniti dal sommo giudice. Io vor- rei sapere chi v’ ha così insegnato e detto; se egli v’ ha insegnato a fare meglio o peggio. Così anco colui che dice: — o che bisognava àrdare i tavolieri? Egli basta- va a levar via il gioco senza ardarli, e condùciare che

  • Fera pessima devoravit emn (Genesi, cap. xxxvij, vers. 20.)

• Correggi, il Libro delia Sapienza (cap. secondo, vers. 21) che dice.* *: Excaecavit enim illos ec. 5 Vae qui dicitis ec. ( Isaia, cap. quinto, vers. 20).