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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/393

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che, come agli altri. A te ‘ secolare ho detto e dico, che tu ae pigli consiglio. A te frate dotto, o monaca o altri religiosi, sai che debbi fare? Aspetta tempo: non aspettare però con pusillanimità, ma con esercizio, pregando sempre Iddio che ti dichiari la mente per modo, che tu non venga a fare centra ^ a la vo- lontà sua; e così facendo, egli ti dichiararà sì che tu non errarai. Sai come è fatta la mente nostra quan- do ella non cognosce una cosa che gli viene nella mente? E come il mare quando è in fortuna o come una acqua quando v’ è del loto. Se tu vorrai vedere dentro ne V acqua t.)rba quello che v’ è, tu noi potrai vedere di subito. Sai che ti convien fare? Convienti aspettare tanto che ella schiari. Come ella sarà ripo- sata, tu la vederai chiara e bella, che ogni picola cosa vi potrai discèrnare. Così è propio la tua mente^ quando è torba: non puoi cognoscere la verità che v’ è nascosa: convienti aspettare tanto che ella sia riposata, e vedrà- vi dentro ogni chiarità, e potrai seguire il bene e las- sare il male. Se tu ti mettessi a fare una cosa quando la mente tua è in tanto travaglio, non è possibile a pena a farla bene. Pensa: quando il mare ha fortuna, chi sa- rebbe quello che allora volesse navicare? Colui che v" è dentro, va ora in qua, ora in là, quando in su, quando in giù, e in ogni modo che ella va elli è a pericolo. Così dico d’ uno che sia in questo affanno: non cognoscendo quale è buono a fare, sta in grandissimo affanno e paura, e Iddio dà talvolta questi afanni per più nostro bene:

  • Nel Cod. Pai. sì legge: come a te.

2 II Cod. Pai.., che tu venga fare, che tu facci cantra ec. 3 II detto Cod., quando ha fortuna. ^ La nave. Gli altri Codd., che elli sta o va, elli ha pericolo. PREB. VOLG. DI S. BERNARDINO. 25