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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/446

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cevole. Ella ti saluta ogni sera quando tu senti suonare r avemaria qua su in vescovado. 0 sarai tu tanto villano^^ che tu non saluti lei? Come tu la salutarai, subito ella ti rispondarà. Così parlando su inverso Iddio, anco ti rispondarà e parlarà con teco. Sicondo, debbi stare a udire il tuo padre, e debito ubidire, che mai non ti dirà altro che quello che ti seguiti onore e utile quanto a Dio e quanto al mondo. Terzo si è che tu debbi udire la tua madre, e quando ella t’ acostuma, dicendoti: — non ti fare a finestra, non stare a vedere coloro che stanno tanto disonesti a giocare a la palla; non ti pó^ nare a udire cantare le canzoni vane, non stare a udire niuno parlamento d’uomo; non avere il capo a ninna cosa, altro che a l’onestà. Oh, l’onestà è sì nobile cosa, figliuola mia! Credemi: la’ quello ch’ io ti dico. — Fa’ quello ch’ ella ti dice. ’ o Doh, che vuol dire, che mi pare talvolta la mattina sentire giocare a la palla, quando di qua e quando di là, quando io predico? ’ A digiuno si giuoca a la palla apresso a le case, dove si fanno alle finestre le vostre figliuole! Eh, Dio el voglia ch’ ella ben vada! E’si con- verrebbe pure che gli Ufiziali avessero alturità di con- dennare coloro che giuocano a la palla la mattina, al- meno quando si dice la predica. E però, figliuola, crede a la tua madre, e tiene a mente i consigli suoi, e cre- dele; e se tu cosi non farai, mal capitarai, e poi ne piagnarai. 0 figliuoli, ode che dice Davit di voi, e di voi fanciulle: Audi^ jìlia^ et vide, et inclina aurem tuam: • Il giuoco della palla, poco sopra già ricordato,, e l’altro de le pugna furono e per lunga pezza si mantennero gii esercizi ginnici prediletti del- la gioventù di Siena. 2 Salmo xliiij, vers. 11.