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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/54

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Siconda: non voler ben règgiare. Terza: non poter ben règgiare. Come tu hai meno una di queste tre cose, tu non farai mai bene, e non sarai mai buono. E se tu non hai queste cose, dice Giovanni: Quoniam datum est gentibus^ et cwitatem sanctam possidebunt ^ mensibus quadraginta duobus: — Ogni volta che questo ci manca, dice che sarà dato il regno ad altra gente, e possederannolo quarantadue mesi. — Tre cose vedremo. — Prima: possono esser di quelli che non sanno far bene, perocché non hanno co- gnoscimento. Altri so^ che sanno far bene, e non vogliono, perocché costoro hanno Panimo dirizzato al ben proprio, che sempre dicono: mio, mio, mio. Altri so’che, con tutto che sappine e vorrebbero fare bene e vivai* bene, nondimeno e’ non possono 5 perocché àranno gattiva com- pagnia; come si può vedere spesso, che saranno più insieme in un uffìzio; che, benché vi fusse uno 0 due che volessero far bene e vivai* bene, e i compagni non volessero seguitare el suo volere e sapere, non àrebbe il suo luogo; e così non può far nulla. Sai che ci è detto per bocca di Dio di questi diavoli incarnati, che non vogliano il ben vivare, ma il tirannico^ vi vare, ognuno a furare e sforzare chi eglino possono? Dice Dio: Eiice foras’,^ — cacciali fuore nella loro mala ven- tura; — imperocché eglino non meritano tal dignità, non meritano quest’ onore, se non colui che sa e vuol far bene. Datum est gentìbus et dvitatem sanctam. Questo

  • La Yolg-ata, calcahuni. Il passo appartiene al cap. xj, vers. 2 del-

r Apocalisse. 2 Gli altri Codd., tirannesco. 3 I Codd. e la stampa, ecce foras; errore di ama)mensi, che ci parve di dover correggere.