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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/87

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altro. Hai incontrata una ribalda la quale non si vuole amendare, et è stata ripresa? Non la favoreggiare/se ella non si ritrae dal peccato suo: non le dare fuoco nè acqua nè ninna cosa; non le fare motto ninno. Et anco se tu la vedi passale per la via, vollele^ le reni. Ma se tu vedi che ella s’ amendi, fa’ che tu le favelli, che tu r abracci, che tu li dimostri ogni amore co’ fatti e colle parole, in ogni modo; che l’amore tuo si stenda sem- pre mai, cosi quando tu le puoi parlare, come quando tu non le debbi parlare. Quia tempus tacendi et tempus lo- quendi; " — Tempo è da tacere e tempo è da parlare. — E diciamo che basti per lo sicondo amore, amore verbale. E1 terzo amore si chiama operale, chè non basta il primo col cuore, nè anco il secondo colle parole, che bisogna anco il terzo coll’òpare. E1 quale amore anco n’ha sette sotto di sè. Yedegli tutti e sette, brevi brevi. Primo è esemplante. Secondo è sollecitante. Terzo è onorante. Quarto è soveniente. ’ Quinto è condiscendente. Sesto è castigante. Septimo è per lo proximo morire. Primo è esemplante; che tu debbi dare el buono esemplo di te in ogni modo che tu puoi. E questo disse Luca evangelista; ^ Sk luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona: — Così reluca la vostra luce dinnanzi agli uomini, acciò che essi veggano le vostre 1 GJi altri Gocld.; Noìi le favellare. 2 II Cocl. Pal.^ voltali. 3 Ecclesiastico, cap. iij, vers. 7. Xon sau Luca, ma bensì san Matteo, cap. Y, vers. 16.