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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/103

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Pure la pace. Non cognosci ti: che la guerra è cagione di tutte queste cose spèrgiare? E chi P ha conceduta questa pace? Iddio, perchè tu la guidavi meglio che tu non la guidi oggi. Chi V ha data tanta robba ne le mani? Tanta abondanza d’olio, di vino, di carne, di grano, di biade e d’ ogni bene? Tu non le ricognosci da lui? Oh, elli è il mal segno, quando uno è ingrato de’ benefizi! che elli riceve! Ma elli ci è anco peggio; chè quello che elli t’ ha dato, tu il guidi e possedi con pecato e con disordine. Tu hai V abondanza de’ beni, e riverteìi tulli in vanità e in pecato. Chè prima si dimostra il pe- cato de la gola nel mangiare splendido e disordinato. E di te è detto: Quorum Beus venter est:^ — El loro Iddio è il loro ventre; — che non credono fare altro che bene a méttarselo in gola. 0 Siena, la tua prosperità tu l’hai cominciata a sturbare! Comincia a mirare nelli uffizi tuoi, tu ci hai già messa la mosca de lo sospetto in questa tua vivanda. Cerca tu s’ io dico vero. Dico che tu per la divizia che Iddio P ha data e per la pace che elli ti ha conceduta, tu t’ empi la gola, e da la gola tu vieni a peggio,* chè per lo disordine de la gola tu vieni a cadere in vanità e in lussuria e vanità di vestimenti. Tu vuoli comparire e aparere da più che tu non se’; e vuoi ragunare de la robba per ispèndarla in questa lussuria e vanità di vestimenti: e tu entri in un altro vizio, cioè nel pecato della avarizia; e quando tu hai messati de la robba sotto o di buono guadagno o di mal guadagno o sforzata o robbata che ella sia, e tu entri in un altro pecato non molto minore, essendo rico ^ e vivendo splen- dido, e avendo 1’ appitito a la lussuria, e hai raguoata 1 Epist. di san Paolo ad Philippevses, cap. terzo, verso 19. 2 Scritto, come sempre, nei Codd., vicho.