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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/11

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fare il bene e odiare il mede? Odelo; declina a malo ^ et fac bomm^: — Farteli dal male, e fa’ il bene. — Vediamo prima V odio che V uomo die avere al fare male. Diqe Giovanni: — Qui vicerit: — Colui che ara vittoria contra al mal fare. — Fermianci qui, chè ci è buono stare, con tutto che ci sia vento. Vediamo che cosa è vittoria. Victoria spiritualis est effectus perseveraniis gratiae: — La vittoria è una grazia spirituale con effetto perseverante; — cioè perseverante in fino al pònto de la morte. B questa è la vera vittoria. Tutte le virtù le quali tu puoi nominare, tutte possono avere fine, ma a la perseveranzia non v’ ha fine. Vede s’ io dico il vero. Che ti può fare la fede? Puoti fare combattere insino a la tua fine, ma non ti può però fare avere vittoria. La speranza, similemente la carità che è così magna e per- fetta virtù, anco può avere fine, e nella fine non arai vittoria. Così simile la pazienzia: potrai avere pazien- zia, e verrà la fine, e pure alla fine non arai vitto- ria. La prudenzia:® anco vi trovarai fine, nè anco vi drovarai Vittorio. Nella temperanzia anco v’ è la fine, e ne la fine non trovarai vittoria. Tutte queste virtù che io t’ ho nominate, e se più se ne nominasse, non ne tro- varai ninna, se non solo la perseveranzia, che in fine abbi vittoria. Che ti vale la fede, se tu ti rompi in mezzo? Nulla. Che ti vale la speranza, se in mezzo ella -ti manca? Che ti puole valere la carità, se tu ti rompi a la fine tua?^ Così dico della prudenzia. La pazienzia, la temperanzia, la fortezza, la giustizia nulla ti possono valere, se tu ti rompi in mezzo: non possono valere se 1 Salmo XXXvj vers. 24. 2 Sottinteso: potrai avere. 3 II Cod. Sen. 6: se tu ti rompi innanzi a la pne tua? E simil .mente il Cod, Pah