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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/120

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che elli amarà, quello ara; e qui nel mondo hai àuto il pensiero, e non a Dio, e tu co le cose del mondo starai e senza Iddio. \ E per questa avarizia elli mandarà il fuoco da cielo; del quale è detto: i^nis est usque ad cousumationem ^ et devorans:^ — Quello è uno fuoco il quale ardarà e consumarà ogni cosa:— ardarà gli uo- mini con ciò che eglino hanno amato e disiderato. Hai disiderato oro? E tu coir oro sarai arso. Hai disi- derato pietre preziose o altre richeze? E tu con esse sarai arso. Quando quello fuoco sarà apicato a la’terra, tu potrai ben gridare: al fuoco! al fuoco! al fuoco! che mai elli si spenga, chè non sarà possibile di mai poterne spégnare una luoia. ^ Mai non fu fuoco in questo mondo simile a quello. Ignis sanctus est — Quello fuoco è santo; — però che elli farà la vendetta dell" ofesa che è stata fatta a Dio, e a Dio portarà odore di tal vendetta. Noi potiamo ben dire che quello fuoco farà vendetta di tutti i pecati, ma spezialmente dell’avarizia. Ode in santo Matteo a xxiiij cap.: Gum ergo videritis abominationem de- solalionis^ quae dieta est a Daniele propheta ec. — Di che credi tu che egli vogli dire? Vuole dire del peccato de la carne. 0 voi che mi state a udire, chi ha orechie da intèn- dare, sì intenda. Chi sarà involto nell’ uno di questi tre vizi, sarà giudicato da Dio, se non si sarà amendato. E chi n’ara due di questi vizi, che sia avaro e lussurioso, quanto starà peggio! E chi gli àrà tutti e tre, oh quanto starà pessimamente, essendo stato avaro, iniquo e lussa- ^ 1] Ood. Pal.^ e non cum Dio. s Libro di Giobbe, cap. xxxj, vers- 12; e nella Vulgata cosi dice: Ignis 2 Cioè, favilla. E voce d’ uso sanese. est usque ad perditionem devorans. 4 Nel Cod. Pal.^ con tra alla volon tà di Dio et al comandamento suo.