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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/124

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gli fanno. E sapete che vi ro’ dire? Non temete se voi non avete questi pecati: Primo pecato è bastemia di Dio. Sicondo è incantamenti del diavolo. Terzo è arroganza in altrui. Quarto è parzialità in voi. Per questi quatro peccati manda Iddio i suoi flagelli a^ popoli. Primo, per lo peccato de la bastemmia di Dio. Ra- guna tutte le bastemmie che si fanno a Dio o a’ suoi’Santi, o a Maria sua Madre, o a qualunque altro Santo o San- ta si sia, per tutti i modi che biastemmi, in ogni modo che tu offendi Idio, per questi ^ tu puoi aspettare giudicio da lui. E così vo’ dire che è biastemma quella di colui; che dice, ch’io rinieghi Idio: se non è così,se tu menti, tu r hai rinegato. Così chi giura e spergiurasi, anco ba- stemia Idio. Tale giura per lo corpo, tale per lo sangue, chi in un(» modo e chi in un altro. Io mi credevo che voi aveste tenuto a mente quello che io già vi predicai ij l’altra volta ^ Ah, voi avete le vostre pene: che chi |i biastemia uno riseduto paghi cotanto. Or ditemi: Idio, non è da piu di te? Non è Idio riseduto, che elli debbi essere riguardato più di te? Certo, sì. 0 se a te non si può dire nè questo nè quello che ti dispiaccia, se non 1 II solo Cod, Sen. 6, per questo, 2 Cioè, nel 1425, cel qual anno durò il Santo ^ran fatica a lasciare Siena per ^entusiasmo che avea suscitato con le sue predicazioni negli ani- mi della moltitudine. Al qual proposito è da vedere la singolare lettera che i Priori del Comune scrissero al Cardinal di Bologna il 2 Maggio del detto anno, pregandolo di concedere a frate Bernardino licenza di potersi trattenere in Siena qualche altro tempo, essendone già stato assente per più che dieci anni. ® Un cittadino, cioè, che avesse esercitato l’ufficio di Priore o Governa- liore del Comune (V. Voi. 1, pag. 334 in nota).