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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/135

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€ tante ne fussero, quanti ne so’ in questo vescovado. Per la qual cagione, se voi no ne fate qualche dimostra- zione \ elli v’averrà quello che^di voi dice Michea pro- feta al V cap.: Perdarri civitates terrae tuae^ et destruam omnes munitiones tuas^ et auferam maleficia de manu tua^ et divinationes non erunt in te. A te so’ dette queste cose, Siena: — Tu perdarai le tue terre, e guastare) le tue case ragunate, e torrò il sacrifìcio de le tue mani, e non saranno in te le cose divine. — E hanne già due, bia- stemia e incanto. La terza cagione del pericolo de la tua città, Siena, si è arroganzia. E’ miei cittadini sanesi stanno troppo grassi, e però so’ cosi aroganti. Elli stanno con pace e con acordo fra loro: ellino hanno molte richezze, e di fuore molte possisioni, ^ molto bestiame, e in molti modi si contentano. Ma tenete a mente e guardatevi che non tochi a voi quello detto di Giovanni ne la sua Apocalipsa al iij cap.: Dicis quia dives et magnus sum; et nescis quia pauper et nudus es. ^ Guarda, guarda, dico guarda! Che se tu dici a questo modo: — Io so’ rico, io ho de larobba assai,* io ho de le possisioni; io ho del bestiame; io so’ ben vestito e ben calzato; io ho de’ danari assai; io ho de’ figliuoli assai; io ho ciò ch’io voglio, egli non mi manca nulla; — sai che ti dico, o cittadino? Ora ti guarda, chè ora hai bisogno più che mai di guardarti- E se’ dici: — Elli non mi manca nulla; — e io ti dico che elli ti manca una cosa sola. Sai che ti manca? Elli ti manca solo l’ira di Dio. Se 1’ ira di Dio si versa.so- 1 Nel Cod, Fal.f qualche cagione di dimostrazione. 2 Come altrove il Cod, Sen, 6 legge, pocissioni. 3 Questo vers., che è il 17 del detto cap. terzo, nella Vulgata sta così: Dicis, quod dives sum et locupìetatus, et nullius egeo: et nescis quia tu es miser et miserabilis et pauper et caecus et nudus.