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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/15

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luogo, martoriando V anime dannate. Così quando ti viene fumo agli ochi, e tu ti ricordi del fumo de Io in- ferno. Così quando tu senti una puzza o qualunque al- tra cosa si sia dispiacevole, allora tu ti ricordi dello inferno, e hàne timore e paura. E questa è una tromba; e da questo vieni al sicondo. EI sicondo dono che ti viene, poi che tu hai questo del timore di Dio, si è el dono della piata, però cheta hai piata di te medesimo di non andare nello inferno, e guarditi di Jion andare nello inferno, e guarditi di non fare quelle cose per le quali vi si capita; e questa è la siconda tromba. Poi che tu hai questi due doni, e tu pervieni al terzo, cioè che tu divieni sperto di sapere quello che ti conviene fare. Come fa colui che va per una via pau- rosa, dove si dubita di mascalzoni o d’altre persone che possono fare danno ad altrui: che se fusse bene una via piena di viottoli, elli la impararà sì bene, che mai non andarà se non dritto dritto: non si vollarà mai, perchè de* viottoli vi sieno^a^ai; e perchè elli ha paura di smarrirsi, elli va procurando tanto attentamente, che e’non è nè mac- chia nè via nè viottolo, che elli non cognosca; e per questo elli diventa tanto sperto, che quasi va senza alcuna paura. Se elli non avesse avuto questi due doni di prima, cioè il timore e la piata, sarebbe andato ardito, non procurando a nulla, e non àrebbe mai imparata questa via, essendo andato a capo alto, che non si sa- rebbe curato donde egli s’andasse. E perchè ebbe il ti- more de la pena e adivenne piatoso di sè, per non capitar male giógne a questo terzo, cioè di cognoscere e guar- darsi da quello che ’l può for mal capitare. E hai il dono de la scienzia; e questa è la terza tromba. Da que- sti doni si perviene poi all’ altro: che non si rompe per