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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/211

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una grande nebbia, uno che sia in alto e miri a basso, gli vede ogni cosa a modo d’ uno mare. A proposito, foi che siamo spiccati dal mondo, quando noi ci spe- hiamo in queste cotali cose, subito vediamo il pericolo ietro. Noi vedi già tu che vi se’ dentro in questa neb- ia. Già so’ stato in luogo dove io viddi simili vestimenta^ subito io’dissi, che se non provedessero loro, frate [astone provedarebbe lui; e non credendomi, lo’ inter- enne come io lo’ dissi. Eimmè, che voi séte pieni di ebia, e non vedete nulla! Io vego bene io i pericoli [le vi vengono adosso! Io dico ^ che quando una città veste in questo modo, ella può aspettare il giudicio i Dio. 0 città vestita di vestimenta peregrine, aspetta^ spetta il fragello degli angioli di Dio: se la Scrittura an mente, tu non ne potrai campare. Terzo peccato si chiama novità. Questa è buona per doro che usano di fare i Consigli, i quali so’atti e po- ebbero forse penare rimedio e ordinare, ma con fatiga, ,ie non si possi portare se non tanto ariento addosso; e le non si possa méttare se non tanto panno per vesti- , 5; e che non si facci tanto le maniche grandi, e ale, i,ie ti faranno anco volare a lo ’nferno. E questa legge ( fine si farà per quelli che non hanno bisogno di leg- ri, e non per chi n’ ha bisogno; chè non v’ avedete, che

lesto è uno disertamente de’ pò vari. Vuoi vedere come
cosa andarà? Tu farai riordino che non si possa fare

l|. non tal cosa e tale; e questo s’intendarà per colui che fYÌGCo. Dirà el pòvaro: — oh, io posso fare!a tale spesa, iilie non ne va pena ninna! Lo Statuto concede che si j|!etta tanti taglieri, e io così vo’ fare; dice che si metta lato panno in uno vestire; così vo’ fare: dice anco di tato ariento; così vo’ fare. — E però questa legge non ’ farà regolare; chè cosi vorrà fare uno come un altro.